Press "Enter" to skip to content

Appello per la revoca di Franco Cassata

PER QUESTO È STATO ATTIVATO UNA RACCOLTA FIRME SUL SITO

HTTP://FIRMIAMO.IT/NOAGLIERRORIDELCSM

APPELLO DI SONIA ALFANO E SALVATORE BORSELLINO PER REVOCARE NOMINA DI FRANCO CASSATA ALLA PROCURA GENERALE DI MESSINA

Franco Cassata - Pg Messina(20/06/2008) – Di seguito le parole di Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe Alfano, assassinato l’8 gennaio del 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto, e Salvatore Borsellino, fratello del Giudice assassinato il 19 luglio del 1992 nella strage di Via D’Amelio, in merito alla proposta avanzata all’unanimità dalla quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura per la nomina a Capo della Procura Generale della Corte di appello di Messina del Magistrato Antonio Franco Cassata: “Il dott. Cassata – come si legge nell’interrogazione parlamentare presentata dal Senatore Lumia – ha un lungo trascorso di vicende che lo vedono, se non legato, quantomeno vicino a personaggi di spicco della mafia di Barcellona Pozzo di Gotto. Cassata era infatti uno dei principali animatori del circolo “Corda Fratres” che, tra i tanti appartenenti alla massoneria barcellonese, comprendeva tra i suoi iscritti anche Rosario Cattafi, indagato e poi archiviato dalla Procura di Caltanissetta nell’indagine sui mandanti occulti delle stragi di Capaci e Via D’Amelio ed in stretti rapporti con svariati boss tra cui Nitto Santapaola, Pietro Rampulla, Angelo Epaminonda e Giuseppe Gullotti. Nel settembre del 1994 Cassata è stato oggetto della relazione di servizio di due carabinieri; Lo avevano sorpreso a conversare in strada con Venera Rugolo, figlia del boss Ciccino Rugolo e moglie di Giuseppe Gullotti che proprio in quel periodo si era sottratto ad una misura di detenzione cautelare attivata nei suoi confronti in merito al procedimento riguardante l’omicidio di Beppe Alfano e risultava pertanto latitante. Cassata attuò pesanti pressioni affinché la relazione di servizio dei due carabinieri venisse soppressa. Successivamente, interrogato davanti al CSM, ammise il colloquio ma raccontò ai giudici di essersi fermato con la signora solo per fare una carezza al neonato figlio del boss. Peccato che i due carabinieri, anch’essi ascoltati dal CSM, rivelarono che in quella circostanza non era presente alcun neonato. E ancora, nel 1974, sempre lo stesso magistrato, effettuò un viaggio in macchina fino a Milano in compagnia del boss Giuseppe Chiofalo. E’ lo stesso boss a confermare di essere stato accompagnato a Milano dal dott. Cassata in una deposizione da lui resa il 20 febbraio del 2004 innanzi alla prima sezione penale del Tribunale di Catania. Cassata è stato inoltre protagonista di altre vicende giudiziarie. Su tutto questo il CSM ha taciuto o sorvolato. L’organo superiore della magistratura, mentre si scaglia contro magistrati meritori come Luigi De Magistris e Clementina Forleo, non solo non ha sanzionato in alcun modo i comportamenti descritti nell’interrogazione parlamentare del Senatore Lumia ma vorrebbe addirittura promuoverlo alla guida della Procura Generale della Corte di appello di Messina. Corriamo il rischio di vedere approvare la nomina di Cassata senza che questi fatti siano portati a conoscenza dei cittadini. Per questo abbiamo attivato una raccolta firme sul sito http://firmiamo.it/noaglierroridelcsm al fine di sostenere l’interrogazione presentata dal senatore Lumia e sottoporre le firme all’attenzione del CSM che dovrà esprimersi sulla nomina. Chiediamo l’aiuto di tutti i cittadini italiani per impedire che un personaggio, quale quello adeguatamente descritto dal Senatore Lumia, continui a sedere nei nostri palazzi di giustizia e, cosa ancora più grave, a prenderne la guida”.

Sonia Alfano – Salvatore Borsellino

Be First to Comment

Lascia un commento

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com