Il gruppo delle Agende Rosse “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” di Bisignano (Cs) esprime, ancora una volta e convintamente, vicinanza e sostegno al Procuratore Nicola Gratteri, cittadino onorario della nostra città, per le recenti dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonio Cataldo. Due giorni fa, l’esponente della cosca di Locri, da giugno collaboratore di giustizia, ha rivelato alla Dda di Reggio Calabria il progetto che nel 2013 aveva la ‘ndrangheta di uccidere il figlio di Gratteri. Il disegno criminale nasce dalla proposta di Renzi di nominare il Procuratore Gratteri Ministro della Giustizia. Cataldo riferisce: “Tra noi detenuti, in particolare quelli di Locri, c’era allarme per la sua nomina a ministro. Temevamo, in particolare, leggi più ferree contro la criminalità organizzata. Ma Brusaferri (esponente della cosca Cordì) mi tranquillizzò dicendo ‘tanto tra poco sistemano il figlio’. Lo avrebbero investito con una macchina”.
L’attentato non servì, perché Matteo Renzi entrò al Quirinale, allora era PdR Giorgio Napolitano, con Gratteri nella lista dei ministri ed uscì dal palazzo senza Gratteri nella lista dei ministri. Pare che per il Presidente della Repubblica fosse un magistrato troppo “caratterizzato”…
È facile pensare che caparbietà e competenze di Nicola Gratteri, utilizzate al ministero, non mettessero paura solo ai detenuti di Locri. L’interpretazione è libera. La nostra accende un campanello d’allarme, notiamo quella inquietante formula del “do ut des”, che esige di stringerci attorno a Gratteri ed alla sua famiglia per fare squadra contro la ‘ndrangheta e contro lo Stato-mafia.
NOI SIAMO GRATTERI. SE AVETE TANTO PIOMBO AMMAZZATECI TUTTI.
Agende Rosse “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” -Bisignano (Cs)
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