L’assassinio di Capodanno a Ferro di Cavallo, sempre più non luogo ostaggio di violenze, spaccio, racket e comportamenti mafiosi, è la dimostrazione di quanto la situazione – come il comitato “Per una nuova Rancitelli” e anche nei nostri comunicati di questi mesi abbiamo denunciato – sia sempre più grave. Ed è quindi sempre più necessario un nuovo protagonismo della società civile e una decisa svolta nel futuro di Rancitelli, di Pescara e dell’intero Abruzzo. Perché Rancitelli è ormai considerata la principale piazza di spaccio, e di arrogante violenza delle gang criminali, è una realtà che – in vari modi – coinvolge come abbiamo tante volte denunciato tutta la Regione. I clan che cercano di affermarsi a Rancitelli sono strettamente legati ai tristi protagonisti dello spaccio, dell’estorsione, dell’usura, di violente aggressioni in varie zone della Regione.
Aderiamo alla manifestazione del 6 gennaio indetta da “Per una nuova Rancitelli”. Per gridare con forza la necessità di una lotta titanica che deve essere messa in campo per il ripristino della legalità e della giustizia, per una società che rispetti le regole democratiche e fermi la deriva da far west. E per ribadire l’unica maniera vera e autentica di praticare l’antimafia e commemorare coloro che sono stati assassinati per aver denunciato e lottato contro il terribile cancro criminale che devasta la società abruzzese e italiana tutta. Non ci rassegniamo alla scalata delle classifiche nazionali per reati gravi, al montare dello spaccio, del racket, del malaffare nella gestione dei rifiuti e negli intrecci dei colletti bianchi.
Associazione Antimafie Rita Atria
Movimento Agende Rosse “Paolo Borsellino – Giovanni Falcone” Abruzzo
PeaceLink Abruzzo